Siste viator

Iscrizioni funerarie latine antiche e moderne

Corso on-line, 29 ottobre – 17 dicembre 2020

Chiese, strade, cimiteri e musei sono pieni di lapidi funerarie che parlano latino, lingua immortale con cui i defunti di ogni tempo provano a mantenere in vita presso i posteri il ricordo di ciò che furono.

Le iscrizioni funerarie romane costituiscono la parte più significativa del corpo epigrafico dell’antichità. Nelle officinae lapidariae gli scalpellini, chiamati lapicidae, dopo aver riordinato il testo dell’iscrizione in base alle dimensioni della pietra, incidevano con pazienza, per lo più in scrittura capitalis, le singole lettere che avrebbero permesso al defunto di continuare a dialogare con i vivi. Per tutto il medioevo e per buona parte dell’età moderna è il latino la lingua a cui si ricorrere in questo genere di iscrizioni.

Il testo di un epitaffio non necessariamente è vincolato al supporto materiale della lapide, ma spesso nasce già come componimento letterario destinato a circolare nei libri, come testimoniano i numerosissimi epitaffi latini del Rinascimento.

Il corso mira a presentare alcuni esempi notevoli di epitaffi latini, scolpiti su pietra o destinati alla circolazione libraria. In ogni lezione si proporranno anche esercitazioni di composizione latina nel campo della epigrafia funeraria.

Ultimo giorno per iscriversi:

28 ottobre 2020.